DOMANDE E RISPOSTE
“…QUINDI PER EVITARE DI AVERE PROBLEMI DI UMIDITA’ DI RISALITA SIA NEI MURI INTERNI CHE ESTERNI, SI DEVONO UTILIZZARE MATERIALI POCO POROSI?...”
In realtà no, anzi è sempre meglio preferire un materiale traspirante che favorisca l’evaporazione e quindi riduce di umidità. Quello che bisogna fare è prevedere in fase di realizzazione una barriera chimica all’umidità di risalita capillare, valutare se la facciata è esposta e quindi prevedere protezioni o trattamenti protettivi e tutti gli accorgimenti (pendenze, zoccolature, ecc…)
“… FINO A 2 MESI FA L’INTONACO E LE PITTURE ERANO PERFETTE E ORA HO DELLE MACCHIE DI UMIDO, CHE CON L’INVERNO STANNO PEGGIORANDO A VISTA D’OCCHIO...”
Il processo di risalita capillare dell'umidità avviene all’interno della muratura quindi quando le pitture iniziano a “sfarinare” significa che la muratura già da tempo assorbiva l’acqua. Nella stagione estiva il fenomeno è meno evidente e sembra quasi che il problema non sia così grave, poi con il sopraggiungere della stagione fredda la situazione diventa più evidente.
“… HO UN PROBLEMA DI UMIDITÀ ASCENDENTE SU UN MURO INTERNO CONTROTERRA IN CANTINA VORREI CAPIRE COME AVVIENE L’INTERVENTO, IN PARTICOLARE DOVE VENGONO FATTI I FORI… ”
L’umidità di risalita capillare riguarda le murature fuori terra; nel suo caso la muratura con i problemi di condensa è interrata, quindi il problema è diverso e va affrontato in un altro modo.
Innanzi tutto bisogna capire se il trasudamento e generalizzato su tutta la parete (in questo caso probabilmente è necessario un intervento di impermeabilizzazione) oppure se ci sono delle fessurazioni, piccole lesioni, dei vespai dai quali arriva l’acqua.
Nel primo caso sarà necessario impermeabilizzare la muratura con un cemento osmotico cristallizzante resistente ai solfati che garantisca quindi tenuta in controspinta.
Nel secondo caso invece si deve intervenire con la tecnica delle iniezioni di resine idroespansive poliuretaniche e resine acriliche sigillanti direttamente sulle fessurazioni e sulla venuta d’acqua bloccando così il passaggio dell’acqua.
“… IL MIO GARAGE È SEMI INTERRATO E PRESENTA SUI TRE LATI EVIDENTI DANNI DA UMIDITÀ, LA SUPERFICIE È SEMPRE UMIDA E VORREI RISOLVERE IL PROBLEMA… HO APPENA SISTEMATO IL GIARDINO QUINDI VORREI EVITARE DI DETURPARLO CON SCAVI LUNGO IL PERIMENTO C’È QUALCHE SOLUZIONE?”
In questo caso l’intervento risolutivo sarà un po’ più articolato: è dovrà prevedere sia l’impermeabilizzazione della muratura (consigliamo un impermeabilizzante cristallino resistente ai solfati che potrà essere applicato dall’interno), ma anche la barriera alla risalita per bloccare appunto la risalita dell’acqua sulla muratura fuori terra (anche se al momento non presenta problemi… la risalita è già in atto) quindi consigliamo un unico intervento combinato risolutivo.
“… IN SOGGIORNO, SOTTO LA FINESTRA C’È DELLA MUFFA… HO QUINDI APPLICATO L’ANTIMUFFA MA DOPO 2 SETTIMANE È TORNATA…”
L’ANTIMUFFA agisce superficialmente creando temporaneamente delle condizioni avverse ai microorganismi vegetali. In realtà bisogna intervenire sulla causa: l’umidità. Dopo il sopralluogo è emerso che l’intonaco esterna iniziava a distaccarsi a causa della spinta dei Sali che ormai lo avevano già completamente saturato. Se vuole risolvere definitivamente il problema è necessario un intervento che preveda la barriera all’umidità di risalita, il trattamento dei Sali, la protezione dell’area interessata e utilizzare intonaci macroporosi e pitture traspiranti.
“… NELLA MIA ZONA TUTTI HANNO PROBLEMI DI UMIDITÀ DI RISALITA E OVVIAMENTE ANCH’IO. IL MIO VICINO HA RIFATTO GLI INTONACI E ORA LA SUA FACCIATA È PERFETTA.”
Il rifacimento degli intonaci e delle pitture è un semplice palliativo, all’interno il processo di risalita dell’acqua continua, i Sali andranno a depositarsi sul nuovo intonaco fino a saturarlo con la certezza del distacco, l’unica variabile è il tempo) ma vale veramente la pena affrontare una spesa comunque cospicua, il disagio che comporta le lavorazioni sapendo che l’ambiente interno non migliora e che a breve sarà tutto da rifare? E’ una valutazione che ovviamente non spetta a me.
“… HO UNA VILLETTA DI NUOVA REALIZZAZIONE, MA GIÀ DOPO 2 ANNI SI SONO PRESENTATI EVIDENTI SEGNI DI UMIDITÀ, ALONI GIALLASTRI, E IN ALCUNI PUNTI L’INTONACO STA PER DISTACCARSI. HO CONTATTATO L’IMPRESA CHE PERÒ MI HA GARANTITO CHE SOTTO LA MURATURA È STATA MESSA UNA GUAINA E QUINDI NON È UN PROBLEMA A LORO IMPUTABILE MA SEMPLICEMENTE I DANNI DELLA PIOGGIA. NON SO COSA FARE!”
Per darle informazioni precise sarebbe necessario un sopralluogo per fare un’analisi più approfondita; in linea di massima possiamo dare degli spunti che le potrebbero essere di aiuto. Se c’è la guaina a fare da barriera all’umidità di risalita capillare, come le ha garantito il costruttore, effettivamente gli agenti atmosferici possono essere le cause delle problematiche da lei evidenziate;
se la facciata è disposta a nord
se la muratura non ha protezioni (tettoia…. )
qualora ci sa un marciapiede sarebbe bene verificare le pendenze (spesso non sufficienti ad allontanare velocemente l’acqua dalla muratura)
è sempre consigliabile prevedere una guscia di raccordo alla base della muratura per evitare infiltrazioni
un battiscopa o una zoccolatura impermeabile lungo tutto il perimetro aiuta ad allontanare l’acqua
se la muratura con i problemi di umidità è molto esposta agli agenti atmosferici, consigliamo di in intervento di protezione della facciata con specifico prodotto altamente professionale con effetto idrorepellente perlante che oltre a proteggere la facciata impedisce “l’effetto bagnato risaltando le pitture a livello estetico”